giovedì 9 settembre 2010

Recensione del film:TWIRLINGHT

TWILIGHT di Chaterine Hardwicke Usa 2008

Recensione:
Nel cinema, qualunque cosa è permessa, anche quella di stravolgere con arte o fantasia racconti che hanno fatto storia e ricchezze di un racconto. Prendiamo ad esempio il Vampiro, figura misteriosa, significativa che suscita terrore al suo cospetto. Sino a ieri era rappresentato come il male, il succhia sangue per eccellenza delle belle fanciulle, niente e nessuno poteva contro di lui tranne il paletto conficcato nel cuore. Quelli erano i tempi di Nosferatu, percussore del gothic a seguire Il Vampiro e poi ancora altri, ma sempre sulla stessa traccia. Sappiamo benissimo che i tempi cambiano, così pure i film, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo sino ad arrivare al paradossale: - il vampiro buono – quello che affascina, incanta, seduce e si accende d’amore per una giovane adolescente, non per sete di sangue, sino a smantellare un’icona della narrazione durata quasi due generazioni. Pertanto lo spettatore nel film Twilinght non troverà castelli avvolti dalla nebbia o gli ululati, cimiteri con le solite cripte, aglio e croce oppure la bara contenente terra della sua Transilvania, ma un aitante giovane alle prese con il suo sentimento d’amore corrisposto dalla protagonista, pronto a difenderla dagli altri vampiri “cattivi” quelli che vorrebbero succhiarle il sangue. Ed ecco scatenarsi tra loro una serie di scaramuccia con il vincitore finale: lui l’eroe pur essendo vampiro come gli altri ed un solo nemico: il sole. L’inossidabile vampiro del passato, quello dell’immaginario collettivo per intenderci e che tutti ricordano, continua senza fatica alcuna a resiste al desiderio dell’innovazione.

Daniele Giordano 04 aprile 2009

Recensione del film: ARRIVEDERCI di Daniele Giordano

Recensione:
. Le immagini del film "Arrivederci" di Valeriu Jereghi ci trasportano in quel neorealismo dei grandi registi che hanno fatto la storia del cinema italiano.
.. Il regista Valeriu Jereghi, con il suo film ha volutamente dato non una ma diverse chiavi di lettura allo spettatore, i dialoghi sono sintetizzati intenzionalmente per lasciare ampio spazio alle immagini suggestive e non prive di forti emozioni, rafforzate con la scelta di canzoni cantate dalla celebre Maria Tànase, definita la Edith Piaf di Bucarest.
... Il film "Arrivederci" di Valeriu Jereghi, potrebbe essere considerato dal pubblico un documentario e reputato denigratorio, poichè lascia un turbamento profondo, ma in realtà è soltanto uno spaccato di vita sociale, la sua trama, con la sua commozione può essere trasferita in qualunque paese del mondo.

Daniele Giordano, 28 marzo 2009 Torino (Italia)